I pannelli colorati

Eccovi questi graziosi pannelli che realizzato in feltro e che uniscono l’apliquè al ricamo, senza l’uso della macchina da cucire, ma tutti fatti con ritagli e applicazioni varie anche in base alla vostra fantasia o a quello che avete in casa.  A me piaccioni particolarmente e penso ne realizzerò altri, tempo permettendo, perchè sono un modo originale da regalare…come augurio!!

Una curiosità: i bottoncini che vedete sono tutti in madre perla, ho scelto questo materiale perchè riflette la luce e le dà un effetto di brillantezza, inoltre i cuoricini appesi ai bottoni sul fondo potrebbero essere un’idea come chiudi pacco per i vostri regali, bastano pochi pezzetti di feltro messo doppio, del filo moulinè lanato, ago, forbici…& fantasia!!!

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I Sampler e la loro storia!

Hanno una lunga storia questi imparaticci chiamati anche “sampler” e sono davvero carini, ma cercando qua e là ho trovato alcuni cenni sulla loro storia ….

“La parola sampler viene definita come un “exempler” ,deriva dal termine latino exemplum cioè una documentazione di lavori e di disegni che venivano appuntati per esseri in seguito riutilizzati.  Nascono così come lavori fatti dalle principianti, essi servivano da modello per ricami  in un’epoca in cui non esistevano le riviste specializzate.Questi ricami ci hanno accompagnato per diversi secoli, ma per conoscere bene la storia di questi imparaticci, oggi eseguiti unicamente a punto croce, dobbiamo dare uno sguardo alla società e alla cultura di quei periodi. La tradizione del ricamo domestico nel cinquecento riprese con grande fervore, ma in effetti non era mai stata abbandonata. E’ tuttavia vero che campionari di punti anteriori al cinquecento (di cui non rimangono esempi) avevano una funzione di stretta utilità, ovvero  il ricamatore appuntava in un piccolo pezzo di lino il disegno che aveva visto da altri lavoratori o le prove eseguite da lui stesso, nelle quali poteva aggiungere di volta in volta delle varianti. Il sampler ha ancora l’aspetto di campionario di tecniche e disegni non concluso, caratteristica che si perderà nel momento in cui diventerà materia di insegnamento nelle scuole. L’inserimento degli alfabeti aveva una duplice finalità: da una parte le giovani ricamatrici imparavano la numerazione e l’alfabeto, dall’altra, sia con le lettere che con le cifre, avrebbero marcato la biancheria di casa o avrebbero eseguito tali lavori su ordinazione. Quest’uso di cifrare la biancheria, rimarrà caratteristico delle case aristocratiche e borghesi anche nei secoli successivi. Molta biancheria di famiglie aristocratiche veniva segnata anche con le corone che competevano al livello di nobiltà. L’introduzione degli alfabeti, dei numeri e delle corone facilitò l’inserimento di altri motivi quali la data e la sigla che si trasformò in firma.  …..”

…anche un piccolo scampolo di tela aida avanzata con lo stesso colore del filo Moulinè dmc,  può diventare un sampler con un cuore e un uccellino come soggetto. Imbottito a cuscinetto e trasformato in pinkeep….!!!

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