Ecco una valida alternativa al pane oppure l’idea per un’originale merenda !!!
Gli ingredienti sono pochi e semplici, infatti la farinata di ceci è una specialità tipica della Liguria, in particolar modo della città di Genova dove è stata inventata circa 2.000 anni fa. In pratica è una torta salata molto bassa (tipo focaccia) preparata con ingredienti molto semplici e poveri: farina di ceci, acqua, sale, pepe ed olio. Lo si può considerare un surrogato del pane, e per scoprirne le sue origini dobbiamo risalire al tempo dei Greci e dei Romani, i cui soldati usavano prepararsi un “intruglio” di farina di ceci e di acqua che facevano poi cuocere al sole o sul proprio scudo, per sfamarsi velocemente e con poca spesa.
Ingredienti: 250 gr. di farina di ceci, 750 ml di acqua, sale, pepe 1/2 bicchiere di olio extra vergine d’oliva.
Mettete in una terrina la farina nella classica forma a fontana e versate al centro, un pò alla volta, l’acqua . Mescolate il tutto facendo attenzione a che non si formino grumi, fino ad ottenere un composto liquido e omogeneo, che lascerete riposare, mescolando di tanto in tanto, dalle 3-5 ore, coperto con un coperchio e fuori dal frigorifero.
Trascorso il tempo necessario, è probabile che si sarà formata della schiuma in superficie: toglietela con un mestolo forato. Aggiungete al composto il sale e mezzo bicchiere di olio extra vergine di oliva, versate dell’olio anche su una teglia antiaderente e versatevi il composto coprendone tutto il fondo, cuocetelo in forno preriscaldato a 220° per circa mezz’ora fino a quando la farinata non risulti di un bel colore dorato, sfornatela a cospargetela di sale, pepe, rosmarino o anche origano a piacere e una volta intiepidita…gustatevela!!! Ne vale la pena!
Oltre che buona è anche nutriente e inoltre i ceci sono legumi molto antichi, noti fin dai tempi degli antichi egizi, che però li consideravano cibi per poveri e infatti venivano dati solo agli schiavi. I ceci sono tra i legumi più calorici, da cotti hanno ben il 6% di grassi e più di 100 calorie, contro l’1-2% di fagioli, lenticchie e piselli: contengono una discreta percentuale di acido linoleico e quindi possono essere considerati discrete fonti di grassi essenziali.